giovedì 20 dicembre 2007

Falsi allarmi su Argento Colloidale



Stanno diffondendo questo video, che mostra un uomo affetto da argiria, una patologia che si manifesta con una colorazione grigio/blu dell'epidermide e delle mucose. Non ha altri sintomi ma è permanente e non reversibile. Nel video si dice che quest'uomo sta assumendo argento colloidale da più di 14 anni e questo è il risultato. Come al solito si cerca di screditare un valido rimedio che però ha il terribile terribile difetto di essere poco costoso e di non poter essere commercializzato su larga scala con buoni profitti. E' risaputo che l'argiria si manifesta assumendo non argento colloidale ma in realtà composti con argento. La differenza è notevolissima. La causa di questa patologia è il progressivo accumulo di argento che depositandosi nell'epidermide e nelle mucose le colora sempre di più. QUESTO NON PUO' AVVENIRE ASSUMENDO VERO ARGENTO COLLOIDALE, fatto cioè per elettrolisi, con elettrodi di argento puro e acqua bidistillata. La soluzione colloidale deve essere assolutamente trasparente e insapore, con solo un vago retrogusto metallico. Questo il più delle volte è una buona garanzia del prodotto. E' possibile trovare in rete istruzioni su come produrlo da sè usando piccoli circuiti elettrici e non veri generatori professionali. Usando questi metodi non si ha un vero controllo sul risultato che andremo ad ottenere, specie se non viene nemmeno testata l'acqua che si userà per fare la soluzione colloidale. Non solo si potranno formare pericolosi sali chimici (dovuti al legame che si crea tra le particelle d'argento che si legheranno alle sostanze presenti nell'acqua che non ha i requisiti per essere usata) ma si formeranno particelle di argento di grandezza superiore a .005um che non solo non riusciranno a oltrepassare le membrane cellulari e quindi a poter essere correttamente assimilate, ma sarà possibile sviluppare argiria.
Allego un documento dove è possibile leggere maggiori informazioni sull'argento colloidale

"Un professore universitario andò a far visita ad un Maestro per interrogarlo a proposito dello Zen. Ma invece di ascoltare il Maestro, lo studioso continuava a esporre le sue idee personali.
Dopo averlo ascoltato per un po' di tempo, il Maestro servì il tè. Dopo aver riempito la tazza del visitatore, continuò a versare. Il tè trabocco dalla tazza, riempì il piattino e colò sui pantaloni dell'uomo finendo sul pavimento.
"Non vede che la tazza è colma" esplose il professore. "Non ce ne sta più!".
"Proprio così" replicò tranquillamente il Maestro. "E come questa tazza, tu sei colmo delle tue idee e opinioni personali. Come posso mostrarti qualcosa se prima non svuoti la tua tazza?".

giovedì 29 novembre 2007

Comunicato stampa del Comitato per le Medicine Non Convenzionali sull'articolo pubblicato da Lancet sull'omeopatia

"Carissimi tutti,
è per me doveroso, davanti agli articoli del Corriere della Sera di oggi 28 novembre 2007, trasmettervi questo comunicato del Comitato Permanente di Consenso e Coord. per le MNC (di cui la Società Italiana di Medicina Antroposofica fa parte in qualità di socio fondatore) e, in allegato, un documento delle più importanti Associazioni Omeopatiche al Mondo (ECH European Committee for Homeopathy e la LMHI International Homeopathic Medical League). E’ doveroso perché, davanti a tali menzogne riportate da quello da quello che un tempo era il più importante quotidiano italiano, non si può tacere.
Dopo aver letto questi documenti avrete qualche elemento di giudizio in più.
Non è sorprendente che, quanto più ci si avvicina alla possibilità che il Parlamento possa legiferare regolamentando un settore che coinvolge 9 milioni di persone che in Italia ricorrono all’uso delle Medicine non Convenzionali, vengono portati degli attacchi ingiustificati e lesivi della libertà di scelta terapeutica.
Cordiali saluti a tutti voi."
Mauro Alivia




Il Comitato Permanente di Consenso e Coordinamento per le Medicine Non Convenzionali in Italia in riferimento a quanto pubblicato dalla rivista Lancet il 17 novembre scorso intende precisare quanto segue.

Paolo Roberti di Sarsina, Coordinatore del Comitato

www.fondazionericci.it/comitato


Le Medicine Non Convenzionali vengono utilizzate in Europa da milioni di cittadini fornendo un contributo non trascurabile alla cura della salute pubblica e privata nell’Unione Europea, tanto che il Parlamento Europeo ha inserito un paragrafo concernente le Medicine Non Convenzionali nel Settimo Programma Quadro per la Ricerca e lo Sviluppo.
E’ stato pubblicato un sufficiente numero di studi e relazioni sulla sicurezza, efficacia e sostenibilità economica delle MNC, come, per esempio, lo Health Technology Report composto su commissione del governo svizzero, e la pubblicazione, edita in base a tale committenza che giustifica e addirittura stimola una considerazione delle MNC nell’UE, proprio da questi punti di vista.

Nonostante ciò, periodicamente riaffiorano gli attacchi nei confronti della medicina omeopatica, più o meno documentati.
Quest’ultimo pubblicato su Lancet del 17 novembre innanzi tutto non si riferisce a un nuovo studio scientifico, ma riporta le considerazioni elaborate dal giornalista Ben Goldacre riguardo a dati già ben conosciuti.

Esso peraltro contiene una serie di inesattezze e incongruenze facilmente rilevabili, come più ampiamente documentato nella replica firmata dal European Committee for Homeopathy (ECH) e dalla Lega Mondiale dei Medici Omeopati (LMHI), le due Associazioni internazionali che raggruppano gli omeopati europei e mondiali e a cui invitiamo a fare riferimento.
Vogliamo solo sottolineare come tutto poggi sulla presunta implausibilità dell’omeopatia, cioè sull’impossibilità di un’azione biologica di soluzioni ottenute da sostanze ultradiluite.

In realtà la ricerca di base ha fatto molti passi avanti e una recente revisione sistematica, pubblicata nel 2007, ha dimostrato, analizzando vari tipi di modelli di studio, l’attività delle diluizioni ultramolecolari.
E per questo genere di studi finalmente noi italiani non abbiamo nemmeno bisogno di andare all’estero per trovare l’eccellenza, perché, per esempio, proprio all’Università di Bologna da anni si conducono con successo studi su modelli vegetali, certamente non inficiati da effetto placebo.
Di non minore importanza sono gli studi condotti da almeno 20 anni presso l'Università di Napoli sulla temodinamica delle soluzioni ultradiluite.
Questi sono ricercatori che, trovandosi davanti a fenomeni che non riescono a spiegarsi alle luce delle conoscenze attuali, cercano spiegazioni in meccanismi diversi, dimostrandosi così portatori del vero spirito scientifico.

COMITATO

Associazione “Asclepieion” per lo studio delle neuroscienze e le terapie integrate in psichiatria, Bologna
Associazione di Medicine Complementari del Friuli Venezia Giulia, “Belenos”, Bagnaria Arsa (UD)
Associazione Italiana di Omeopatia di Risonanza, AIOR, Piacenza
Associazione Italiana Pazienti della Medicina Antroposofica, AIPMA, Milano
Associazione Medicina e Complessità, AMeC, Trieste
Associazione Medica Italiana di Omotossicologia, AIOT, Milano
Associazione “Lycopodium Homeopathia Europea”- Scuola di Omeopatia Classica "Mario Garlasco”, Firenze
Associazione Nazionale Medici Fitoterapeuti, ANMFIT, Empoli
Associazione Pazienti Ayurvedici “Atah”, Bologna
Associzione Pazienti Omeopatici OMEOPA, Rimini
Associazione di Ricerche e Studi per la Medicina Antroposofica, AReSMA, Milano
Federazione Italiana delle Associazioni e dei Medici Omeopati, FIAMO, Terni
Federazione Italiana delle Società di Agopuntura, FISA, Bologna
Homoeopathia Europea-Internationalis, HEI, Bruxelles
Liga Medicorum Homoeopathica Internationalis, LMHI, Sezione Italiana, Macerata
Nobile Collegio Omeopatico, NCO, Roma
Società Italiana di Farmacoterapia Cinese e Tradizionale, SIFCeT, Roma
Società Italiana di Medicina Antroposofica, SIMA, Milano
Società Italiana di Medicina Integrata, SIMI, Bettona (PG)
Società Italiana di Medicina Omeopatica, SIMO, Palermo
Società Italiana di Omotossicologia e Omeopatia, SIOOM, Carsoli (Aq)
Società Scientifica Italiana di Medicina Ayurvedica, SSIMA, Milano
Unione di Medicina Non Convenzionale Veterinaria, UMNCV, Bologna

qui è possibile leggere il comunicato

I soliti attacchi

come spesso accade si cerca di attaccare l'omeopatia che sicuramente toglie troppi incassi alle aziende farmaceutiche..
clipped from www.corriere.it

È provato: «L'omeopatia è inutile»

«Solo un placebo, effetti collaterali inattesi». Nuova ricerca di Lancet. I farmacologi: basta aiuti

Efficace come un placebo. Finta medicina. O, se preferite, acqua fresca. Stangata di Lancet, la prestigiosa rivista di scienza, sull'omeopatia. Un articolo firmato sull'ultimo numero da Ben Goldacre, autore di un commento affilato anche sul quotidiano britannico Guardian, stronca la più gettonata delle terapie alternative citando cinque ampie revisioni degli studi condotti negli ultimi anni
Non basta. Goldacre insiste nel colpire duramente denunciando gli «inattesi effetti collaterali» e la mancanza di informazione adeguata.
Alle insinuazioni replicano i Laboratoires Boiron,
«L'ennesimo attacco scientificamente ingiustificabile» è annoverato fra le attitudini sfavorevoli «al progresso nella conoscenza.
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venerdì 23 novembre 2007

Un'immensa voragine nello spazio

clipped from www.repubblica.it
Esisterebbero una miriade di universi intorno al nostro
<B>Un'immensa voragine nello spazio<br>" />
Si trova tra 6 e 10 miliardi di anni luce dalla Terra. Si tratta di un volume di spazio con un diametro di circa 900 milioni di anni luce
Laura Mersini-Houghton dell'Università del North Carolina a Chapel Hill (Usa) dice proprio così: "E' l'impronta indelebile di un altro universo che sta oltre il nostro
La ricercatrice infatti, ha utilizzato la "teoria delle stringhe", una teoria della fisica che ipotizza che la materia, l'energia, lo spazio e il tempo siano la manifestazione di entità fisiche sottostanti, chiamate appunto le "stringhe", le quali vibrano in 10 dimensioni nello spazio-tempo e che formano le particelle subatomiche che originano gli atomi
Quando il nostro Universo si formò doveva interagire con gli altri Universi vicini. E quel buco è proprio il risultato di quell'interazione avvenuta subito dopo la nascita del nostro Universo che da allora, per le caratteristiche che esso possiede, continuò ad espandersi
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