giovedì 29 novembre 2007

Comunicato stampa del Comitato per le Medicine Non Convenzionali sull'articolo pubblicato da Lancet sull'omeopatia

"Carissimi tutti,
è per me doveroso, davanti agli articoli del Corriere della Sera di oggi 28 novembre 2007, trasmettervi questo comunicato del Comitato Permanente di Consenso e Coord. per le MNC (di cui la Società Italiana di Medicina Antroposofica fa parte in qualità di socio fondatore) e, in allegato, un documento delle più importanti Associazioni Omeopatiche al Mondo (ECH European Committee for Homeopathy e la LMHI International Homeopathic Medical League). E’ doveroso perché, davanti a tali menzogne riportate da quello da quello che un tempo era il più importante quotidiano italiano, non si può tacere.
Dopo aver letto questi documenti avrete qualche elemento di giudizio in più.
Non è sorprendente che, quanto più ci si avvicina alla possibilità che il Parlamento possa legiferare regolamentando un settore che coinvolge 9 milioni di persone che in Italia ricorrono all’uso delle Medicine non Convenzionali, vengono portati degli attacchi ingiustificati e lesivi della libertà di scelta terapeutica.
Cordiali saluti a tutti voi."
Mauro Alivia




Il Comitato Permanente di Consenso e Coordinamento per le Medicine Non Convenzionali in Italia in riferimento a quanto pubblicato dalla rivista Lancet il 17 novembre scorso intende precisare quanto segue.

Paolo Roberti di Sarsina, Coordinatore del Comitato

www.fondazionericci.it/comitato


Le Medicine Non Convenzionali vengono utilizzate in Europa da milioni di cittadini fornendo un contributo non trascurabile alla cura della salute pubblica e privata nell’Unione Europea, tanto che il Parlamento Europeo ha inserito un paragrafo concernente le Medicine Non Convenzionali nel Settimo Programma Quadro per la Ricerca e lo Sviluppo.
E’ stato pubblicato un sufficiente numero di studi e relazioni sulla sicurezza, efficacia e sostenibilità economica delle MNC, come, per esempio, lo Health Technology Report composto su commissione del governo svizzero, e la pubblicazione, edita in base a tale committenza che giustifica e addirittura stimola una considerazione delle MNC nell’UE, proprio da questi punti di vista.

Nonostante ciò, periodicamente riaffiorano gli attacchi nei confronti della medicina omeopatica, più o meno documentati.
Quest’ultimo pubblicato su Lancet del 17 novembre innanzi tutto non si riferisce a un nuovo studio scientifico, ma riporta le considerazioni elaborate dal giornalista Ben Goldacre riguardo a dati già ben conosciuti.

Esso peraltro contiene una serie di inesattezze e incongruenze facilmente rilevabili, come più ampiamente documentato nella replica firmata dal European Committee for Homeopathy (ECH) e dalla Lega Mondiale dei Medici Omeopati (LMHI), le due Associazioni internazionali che raggruppano gli omeopati europei e mondiali e a cui invitiamo a fare riferimento.
Vogliamo solo sottolineare come tutto poggi sulla presunta implausibilità dell’omeopatia, cioè sull’impossibilità di un’azione biologica di soluzioni ottenute da sostanze ultradiluite.

In realtà la ricerca di base ha fatto molti passi avanti e una recente revisione sistematica, pubblicata nel 2007, ha dimostrato, analizzando vari tipi di modelli di studio, l’attività delle diluizioni ultramolecolari.
E per questo genere di studi finalmente noi italiani non abbiamo nemmeno bisogno di andare all’estero per trovare l’eccellenza, perché, per esempio, proprio all’Università di Bologna da anni si conducono con successo studi su modelli vegetali, certamente non inficiati da effetto placebo.
Di non minore importanza sono gli studi condotti da almeno 20 anni presso l'Università di Napoli sulla temodinamica delle soluzioni ultradiluite.
Questi sono ricercatori che, trovandosi davanti a fenomeni che non riescono a spiegarsi alle luce delle conoscenze attuali, cercano spiegazioni in meccanismi diversi, dimostrandosi così portatori del vero spirito scientifico.

COMITATO

Associazione “Asclepieion” per lo studio delle neuroscienze e le terapie integrate in psichiatria, Bologna
Associazione di Medicine Complementari del Friuli Venezia Giulia, “Belenos”, Bagnaria Arsa (UD)
Associazione Italiana di Omeopatia di Risonanza, AIOR, Piacenza
Associazione Italiana Pazienti della Medicina Antroposofica, AIPMA, Milano
Associazione Medicina e Complessità, AMeC, Trieste
Associazione Medica Italiana di Omotossicologia, AIOT, Milano
Associazione “Lycopodium Homeopathia Europea”- Scuola di Omeopatia Classica "Mario Garlasco”, Firenze
Associazione Nazionale Medici Fitoterapeuti, ANMFIT, Empoli
Associazione Pazienti Ayurvedici “Atah”, Bologna
Associzione Pazienti Omeopatici OMEOPA, Rimini
Associazione di Ricerche e Studi per la Medicina Antroposofica, AReSMA, Milano
Federazione Italiana delle Associazioni e dei Medici Omeopati, FIAMO, Terni
Federazione Italiana delle Società di Agopuntura, FISA, Bologna
Homoeopathia Europea-Internationalis, HEI, Bruxelles
Liga Medicorum Homoeopathica Internationalis, LMHI, Sezione Italiana, Macerata
Nobile Collegio Omeopatico, NCO, Roma
Società Italiana di Farmacoterapia Cinese e Tradizionale, SIFCeT, Roma
Società Italiana di Medicina Antroposofica, SIMA, Milano
Società Italiana di Medicina Integrata, SIMI, Bettona (PG)
Società Italiana di Medicina Omeopatica, SIMO, Palermo
Società Italiana di Omotossicologia e Omeopatia, SIOOM, Carsoli (Aq)
Società Scientifica Italiana di Medicina Ayurvedica, SSIMA, Milano
Unione di Medicina Non Convenzionale Veterinaria, UMNCV, Bologna

qui è possibile leggere il comunicato

I soliti attacchi

come spesso accade si cerca di attaccare l'omeopatia che sicuramente toglie troppi incassi alle aziende farmaceutiche..
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È provato: «L'omeopatia è inutile»

«Solo un placebo, effetti collaterali inattesi». Nuova ricerca di Lancet. I farmacologi: basta aiuti

Efficace come un placebo. Finta medicina. O, se preferite, acqua fresca. Stangata di Lancet, la prestigiosa rivista di scienza, sull'omeopatia. Un articolo firmato sull'ultimo numero da Ben Goldacre, autore di un commento affilato anche sul quotidiano britannico Guardian, stronca la più gettonata delle terapie alternative citando cinque ampie revisioni degli studi condotti negli ultimi anni
Non basta. Goldacre insiste nel colpire duramente denunciando gli «inattesi effetti collaterali» e la mancanza di informazione adeguata.
Alle insinuazioni replicano i Laboratoires Boiron,
«L'ennesimo attacco scientificamente ingiustificabile» è annoverato fra le attitudini sfavorevoli «al progresso nella conoscenza.
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venerdì 23 novembre 2007

Un'immensa voragine nello spazio

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Esisterebbero una miriade di universi intorno al nostro
<B>Un'immensa voragine nello spazio<br>" />
Si trova tra 6 e 10 miliardi di anni luce dalla Terra. Si tratta di un volume di spazio con un diametro di circa 900 milioni di anni luce
Laura Mersini-Houghton dell'Università del North Carolina a Chapel Hill (Usa) dice proprio così: "E' l'impronta indelebile di un altro universo che sta oltre il nostro
La ricercatrice infatti, ha utilizzato la "teoria delle stringhe", una teoria della fisica che ipotizza che la materia, l'energia, lo spazio e il tempo siano la manifestazione di entità fisiche sottostanti, chiamate appunto le "stringhe", le quali vibrano in 10 dimensioni nello spazio-tempo e che formano le particelle subatomiche che originano gli atomi
Quando il nostro Universo si formò doveva interagire con gli altri Universi vicini. E quel buco è proprio il risultato di quell'interazione avvenuta subito dopo la nascita del nostro Universo che da allora, per le caratteristiche che esso possiede, continuò ad espandersi
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lunedì 5 novembre 2007

Alcune foto tratte dalla Mappa magnetica terrestre

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articolo completo mappa magnetica tratto da Repubblica

WASHINGTON - E' la prima mappa terrestre che rende visibili le particolarità - o meglio le anomalie - magnetiche del pianeta. Una miriade di nuove informazioni che per anni sono state raccolte e secretate dagli archivi dei centri di monitoraggio di tutto il mondo e che adesso, per la prima volta, diventano disponibili al pubblico.

La realizzazione della mappa è stata possibile grazie al lavoro di un team di ricerca internazionale - lo IAGA (International Association of Geomagnetism and Aeronomy) - e al monitoraggio di un satellite costruito da russi e tedeschi, che è stato in orbita per cinque anni, a partire dal 2001. I dati sono stati raccolti attraverso il National Geophysical Data Center.

La mappa potrà essere usata per molteplici scopi. Oltre allo studio dei magnetismi, permetterà di misurare con precisione lo spessore dei vari strati che compongono la Terra, fino a una profondità di 400 km. Una possibilità mai conosciuta dalla scienza prima d'ora. Si potranno ad esempio individuare le aree con maggiore quantità di minerali e capire il tipo di risorse che si cela sotto ogni territorio terrestre. La mappa permetterà anche di analizzare le falde acquifere del sottosuolo e le aree anomale che ancora attendono una spiegazione, con risvolti positivi per il futuro delle aree sismiche o a rischio di maremoti.

Le anomalie magnetiche sono provocate da disfunzioni delle rocce lungo la costa terrestre. Ci sono voluti anni di negoziazione per far sì che governi e istituzioni rendessero pubblici questi dati: gli scienziati adesso sperano nell'utilizzo della mappa per conoscere più a fondo la composizione geologica e l'evoluzione futura del nostro pianeta.

La mappa, tecnicamente World Digital Magnetic Anomaly Pap (WDMAM), è stata messa a disposizione dalla Commissione per la mappatura geologica della Terra. Il coordinatore degli studi geologici, dottor Derek Fairhead, spiega che "Il progetto è il risultato di decenni di lavoro della IAGA. Siamo molto fieri del risultato".

Ma come si leggono i suoi colori? Il rosso e i toni caldi in generale indicano alte anomalie. I colori freddi invece problematiche di lieve entità. Il team di ricerca sta già lavorando alla seconda edizione della mappa: finora sono stati utilizzati i dati del National Geophysical Data Center, ma ci sono altre fonti cui attingere. Che permetteranno di rendere lo studio ancora più approfondito, particolareggiato e, quindi, utile.

Ma non solo: secondo alcuni esperti, le anomalie magnetiche hanno un certo effetto sulla salute dell'uomo. Oltre il settanta per cento delle patologie - spiegano - sono aggravate o determinate da perturbazioni del magnetismo terrestre, insieme ad altri fattori ambientali. Tali anomalie determinano le cosiddette zone di stress tellurico, causando quelle che sono definite "geopatie". Le quali comprenderebbero una lunga serie di disfunzioni, dalla semplice emicrania alla stanchezza cronica, da alterazioni della funzionalità degli organi colpiti e del sistema immunitario a vere e proprie patologie croniche e degenerative.

(4 novembre 2007)

Geopatie e mappatura anomalie magnetiche terrestri

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Una per una, le anomalie magnetiche
Il pianeta Terra ha una mappa in più
<B>Una per una, le anomalie magnetiche<br>Il pianeta Terra ha una mappa in più</B>
secondo alcuni esperti, le anomalie magnetiche hanno un certo effetto sulla salute dell'uomo. Oltre il settanta per cento delle patologie - spiegano - sono aggravate o determinate da perturbazioni del magnetismo terrestre, insieme ad altri fattori ambientali. Tali anomalie determinano le cosiddette zone di stress tellurico, causando quelle che sono definite "geopatie". Le quali comprenderebbero una lunga serie di disfunzioni, dalla semplice emicrania alla stanchezza cronica, da alterazioni della funzionalità degli organi colpiti e del sistema immunitario a vere e proprie patologie croniche e degenerative.
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